Il Bitcoin è quella moneta virtuale e digitale, che si può usare su internet, in modo da essere scambiata fra due persone. La criptovaluta è invece colei che sfrutta la tecnologia peer-to-peer, quindi non opera con nessuna autorità centrale o con banche. Difatti, in tal caso la gestione di tutte le transazioni e l’emissione di tale moneta è fatta solo dalla rete. Si tratta, appunto, di una moneta open-source, dove la sua progettazione è pubblica, senza che nessuno possieda o possa controllare i Bitcoin. Per l’appunto, questa moneta virtuale consente gli utilizzi che non possono essere garantiti da alcun sistema di pagamento, senza che possa transitare sui nostri conti correnti. Ma cosa succede al giorno d’oggi al mondo dei bitcoin? Leggiamo e pubblichiamo un interessante articolo dell’imprenditore Pietro Mollica.
Il crollo del Bitcoin
Tempo fa esisteva la corsa al Bitcoin. Basti pensare come in pochissimi giorni la moneta abbia registrato tantissimi record, andando a superare un totale di quote di oltre 3.000 dollari. Ma di recente il Bitcoin ha perso una cifra pari al 23,9% del proprio valore, quindi è scesa di quota. Perché il Bitcoin perde di valore? Prima di tutto, dobbiamo dire che tale crollo del valore della criptovaluta non è l’unico tra tutte le criptovalute. Questo perché anche tantissime altre monete virtuali hanno perso valore di recente e ciò va di pari passo con il crollo generale dei titoli. Tuttavia, i motivi specifici che stanno riguardando proprio il crollo del Bitcoin sono diversi. Innanzitutto, vi è un recente rapporto che è stato pubblicato, dove viene detto che il Bitcoin necessita di nuove regole per poter mantenersi in corsa. L’altro motivo è quello strutturale. I “miner”, quindi tutte quelle persone che si occupano di creare ed approvare le transazioni in moneta virtuale, ricevendo in cambio delle percentuali minime, oramai si sono sciolti. Dopo essersi scissi, hanno voluto mettere in circolo una loro nuova moneta chiamata Bitcoin Unlimited.
Bitcoin Unlimited: la nuova moneta che velocizza le transazioni.
Essa ha la particolarità di poter far aumentare i nodi e, per tal motivo, di velocizzare tutte le transazioni. Quindi, il sistema che deve verificare le transazioni Bitcoin, noto con il nome di blockchain, pare che ad oggi risulti di molto intasato. Il numero che riguarda le transazioni che sono in attesa di verifica è enorme, motivo per cui tutti gli utenti sono costretti a dover pagare più tasse al fine di accelerare il consenso. Se si va nello specifico, come ci suggerisce Pietro Mollica, la rete intera è capace di poter validare delle transazioni ogni secondo. Quindi, per capire a quanto sia arrivato in basso il numero basta che si vadano a vedere le transazioni Visa, che ne approva intorno a 24mila ogni secondo. La maggior parte di tutti gli utenti viene definita positiva di tale infrastruttura, perché garantisce sicurezza.
Invece, tutti quelli che vengono contro l’infrastruttura originaria hanno deciso di creare una seconda moneta, la Bitcoin Unlimited. Esse hanno le stesse regole dell’originale, ma viene fatta eccezione del software, che può come detto andare a creare dei “nodi” più grandi, dove appunto la velocità di approvazione è superiore.